La MORTE
è il ribaltamento della realtà soggettiva, scaturita dalla differenziazione dell’indifferenziato
(il matto all’inizio del mazzo) a cui si torna (il matto alla fine), per penetrare una realtà più vasta.
E’ dunque il ritorno del Chaos che richiede una sosta (1+3=4) prima di proseguire.
E’ l’aprirsi alla nuova realtà con la consapevolezza della fine e la forza d’animo necessaria. La scelta del Viaggio verso cui muoversi.
E’ l’impulso (1) che rompe la stasi
(12) di fronte a una scelta, a un conflitto (6+6) e produce un cambiamento.
E’ l’ “opera al nero” la trasmutazione che porterà, attraverso la passione, alla rinascita e alla perfezione.
La Morte vestita di nero oscura il paesaggio > la fine del ciclo ma in fondo, fra due torri > gli opposti si vede il sole > promessa di un nuovo giorno.
La Morte è potente, non c’è potere che le si possa opporre > la figura è imponente rispetto alle altre.
Porta uno stendardo > il legame tra alto e basso, anch’esso nero > annullamento delle differenze, su cui è raffigurata una rosa >
simbolo di vita.
Sta sopra un cavallo > simbolo di morte ma anche di vita bianco > risurrezione, l’immanifestato con l’occhio rosso, come il pennacchio dell’elmo della morte > simboli dell’essenza spirituale vivificante.
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