Pur compresse e obbligate ad una convivenza di stretto contatto fra di loro e di sviluppo in gabbia, crescendo, mantengono le loro differenze di forma e proporzioni.
Quando appaiono nel loro insieme ben equilibrate e disegnano una curva regolare, allora la persona è armonizzata nei suoi diversi aspetti.
Quando al contrario un dito prevale nettamente sugli altri, allora le caratteristiche espresse si esasperano.
L’indice è il dito del fare e dell’azione: se appare nettamente il più lungo e dominante sulle altre, allora il carattere diventa critico e puntiglioso e la ricerca d’affermazione si attacca alla ricerca dei dettagli, il classico tipo che cerca il pelo nell’uovo.
Il medio è il dito dei valori morali: se è il più esteso, l’individuo tende a rimuginare dentro di sé rincorrendo inutili idealismi perdendo di vista l’aspetto concreto delle cose.
Quando l’indice e il medio sono lunghi entrambi e si mantengono vicini come fossero fisicamente uniti, allora la persona è dotata di forte carisma con una naturale predisposizione a diventare centro e guida degli altri indipendentemente dalla sua volontà.
L’anulare è il dito delle emozioni: se appare grosso, quasi gonfio, allora la persona tende a controllare i sentimenti, soprattutto la collera, anziché darne libero sfogo all’esterno.
Il mignolo è il dito che esprime il nostro rapporto con gli altri in senso generale: se è ingrossato, allora la persona tende facilmente ad angosciarsi per piccoli contrasti ed ostacoli trascurabili, apparendo sempre ansiosa e timorosa.
L’alluce rappresenta la parte mentale, razionale, il pensiero e l’intelligenza e come queste doti vengono vissute.
Quando la falange provvista di unghia sale verso l’alto, indica che il soggetto è stimolato, entusiasta, ottimista e positivo, uno che il bicchiere lo vede sempre mezzo pieno.
Quando tende verso il basso, cioè si ripiega su se stesso, il carattere è chiuso, insoddisfatto, scarsamente motivato, pessimista e negativo, l’altro che il bicchiere lo vede sempre mezzo vuoto.
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