URANO
Simbolicamente è l'energia primordiale senza
limiti, il volere assoluto e egocentrico della Natura
(Gea, la Terra, generò Urano, il Cielo
Stellato, per esserne abbracciata interamente)
che si ritorce contro la natura stessa: pur sollecitata a creare, non può
manifestare apertamente (Urano non
vuole che Gea esca alla luce i suoi figli per non essere spodestato)
.. e dunque esplode o implode.
Se non riesce a esprimere la molteplicità
delle tendenze
(Gea pregna delle sue creature),
costrette all'interno, nascono inquietudini, turbamenti psicologici,
fratture interiori, ..
(la negazione, l'inganno, il falcetto),
che sgusceranno fuori repentinamente in modo incomprensibile per se e per
gli altri (così come è inspiegabile la
spinta a procreare ma senza manifestare).
Per affermare la libertà del "buttar fuori",
cioè di proiettarsi verso il futuro,
deve liberarsi del proprio impulso distruttivo (individualismo egocentrico). La decisione
è radicale, drastica e porta a un mutamento di equilibri. Il nuovo
(il figlio più giovane) si sostituisce
al vecchio (il padre-potere o
tradizione).
Creativo, geniale, inventivo
(genera con prolificità),
distruttivo nell'eliminare ogni ostacolo a questo suo potere
(Urano rifiuta i figli)
ma anche ogni impedimento all'evoluzione e
alla condivisione generale
(Gea si ribella al suo rifiuto).
Le
sue doti inventive, creative e profetiche trovano riscontro anche nella
versione che lo ritiene signore degli armonici Atlanti
(gli abitanti della mitica
Atlantide). Cosa
che peraltro spiega gli ideali di solidarietà e cooperazione, i valori
dell’amicizia e affinità, le tendenze progressiste e avanguardistiche del
segno che Urano governa, l’Aquario.
CRONOS
(Saturno)
Condivide con Urano, il padre, (così
come hanno in comune la reggenza dei segni: Saturno è cosignore dell'Aquario
e Urano del Capricorno) la stessa
tendenza a non voler perdere il potere. Per Urano è il potere della
creazione e manifestazione, più in sintonia con una ribellione. Per Saturno
è il bisogno di difendere la propria struttura
(è doppiamente legato alla Terra: Gea la
madre, Rhea la sposa) e mantenerla
immutata
(a sua volta elimina i figli).
Urano rimuove (li
sprofonda dentro Gea),
Saturno fagocita (li
divora).
Per farlo, il primo prende
le distanze (Gea si allontana da Urano),
il secondo si pietrifica (Rhea gli fa inghiottire un
masso).
Il suo nome
significa probabilmente
cornacchia (dal greco korone).
Come Apollo e Asclepio, veniva spesso dipinto in compagnia di
un corvo, che si riteneva ospitasse l'anima di un re sacro. In questa ottica
la castrazione del padre Urano può essere interpretata come un
rito sacrificale che sublima gli istinti. Tuttavia questa evoluzione
richiede tempo e maturazione, prima di riuscire a superare le limitazioni,
l'isolamento, l'abbandono e, dunque, l'insicurezza che spinge a voler
controllare e trattenere tutto
(Saturno è rifiutato come figlio, relegato e abbandonato dal padre, ma anche
dalla madre finché essa non lo strumentalizza).
Superato questo guado si rivelano le qualità : capacità di penetrazione
profonda anche attraverso la meditazione, fedeltà, costanza, responsabilità
con la capacità di rinunciare al superfluo. Nonché solidità, forza,
longevità e elevazione morale e spirituale
(caratteristiche della
quercia sacra a Rhea).
D'altro canto Cronos
rappresenta anche
il Tempo (Chronos) che, con
la sua falce, recide inesorabilmente ogni legame.
Il
distacco dagli istinti (giovinezza e immaturità) e dalla materialità
(insicurezza e brama di potere) passa attraverso la maturazione verso la
saggezza, che libera le forze spirituali (Saturno come
dio della mitica Età dell'Oro, in cui benessere e pienezza erano a vantaggio
di tutta l'umanità).
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