Gli
aspetti
(distanze fra punti dello zodiaco misurate
in gradi)
mettono in relazione i pianeti fra loro. Possono essere armonici (sestile e
trigono), cioè con poca o nessuna difficoltà di adattamento, o dinamici
(quadratura e opposizione), cioè che richiedono un certo sforzo per
sciogliere le conflittualità che implicano.
In ogni caso segnalano che
i pianeti si stanno influenzando reciprocamente, "litigando o associandosi".
La congiunzione (da 0 a
10°) mette i pianeti in rapporto molto stretto, col rischio di confusione.
Il sestile (60°), il
trigono (120°) e l'opposizione (180°) si realizzano, generalmente, fra segni
compatibili.
Sestile e trigono
rappresentano uno stato di equilibrio che permette alle energie di scorrere
facilmente e fluidamente; il primo può risultare più attivo, in quanto fra
elementi diversi, che richiedono un qualche adattamento, mentre il trigono
riguarda, normalmente, segni dello stesso elemento.
Per l'opposizione, fra
segni complementari, l'adattamento implica anche il dover trovare equilibrio
fra tendenze soggettive e oggettive.
È
L'inizio di un
Ciclo viene identificato con l'aspetto di
congiunzione (da 0 a 10°), momento in cui energie (o funzioni) diverse si
uniscono
per fondersi
fra loro, dando avvio a un processo di trasformazione che passa attraverso
le fasi determinate dagli aspetti successivi.
Quindi.
Col
semisestile e il sestile (30°-60°) l'esperienza, in genere, scorre più o
meno spontaneamente, a un livello soprattutto sperimentale o progettuale.
Mentre la quadratura (90°) segna
un punto di crisi, poiché mette di fronte alla necessità di dare una svolta concreta, che richiede di
superare e sciogliere un contrasto, avviandosi verso un
rinnovamento.
Superata la crisi,
aspetto di trigono (120°), il progetto dovrebbe ormai essere definito e
procedere costruttivamente, fino a che ci si trova a metà del ciclo, cioè in
opposizione (180°) al punto di partenza.
Ora dovrebbe essere
possibile uscire da un punto
di vista troppo soggettivo e osservare la situazione con obiettività,
passando anche alla raccolta dei frutti di quanto si è seminato, in bene o
in male. In questo ultimo caso bisogna individuare gli errori di percorso e
ricominciare da capo o accettare il fallimento dell'idea iniziale.
Se la "conciliazione" degli opposti è
possibile il percorso
dovrebbe diventare più chiaro, illuminato da una maggior
consapevolezza, anche rispetto alla necessità di una maggior disponibilità e
flessibilità.
Da questo punto, fino alla successiva congiunzione, gli aspetti si
ripropongono (in senso inverso), ma con un impatto più meditato e
intenzionale.
È
IL
CICLO SOLE-LUNA,
scandito dalle fasi lunari, può esemplificare quanto sopra detto.
Diciamo che il Sole
definisce il 'fine' e la Luna, nel suo veloce viaggio, lo trasmette agli
altri pianeti.
Alla congiunzione, fase
di Luna Nuova, Sole e Luna si uniscono e generano una nuova energia
(idea, progetto, rapporto, ciclo) che si sviluppa e espande spontaneamente
durante la fase crescente fino al primo quarto.
Al Primo Quarto la
distanza fra Luna e Sole è di 90°, forma cioè un aspetto di quadratura, che
rappresenta la crisi fra passato e futuro: la spinta verso il futuro,
infatti, richiede di staccarsi da alcune sicurezze e certezze del passato.
Il periodo che segue, supportato da questa prima presa di coscienza, può
favorire uno sviluppo equilibrato del processo iniziato alla congiunzione.
All'opposizione (aspetto
di 180°) la Luna Piena porta comprensione e consapevolezza su quanto
è stato fatto, su ciò che si vuole raggiungere, mettendo a fuoco le
conflittualità; se l'atteggiamento è stato di rinnovamento costruttivo si
potrà procedere, altrimenti si dovrà prendere coscienza che una esitazione o
un attaccamento eccessivi hanno ostacolato, se non fatto fallire, quanto
iniziato alla Luna Nuova. A questo punto si potrà ritentare oppure
abbandonare l'idea.
Durante la fase
decrescente è possibile operare quei cambiamenti ancora necessari,
muovendosi in piena coscienza verso l'obiettivo, cercando e trovando
soluzioni alle contrapposizioni portate alla luce.
All'Ultimo Quarto
(quadratura decrescente) la crisi riguarda il dover assimilare pienamente il
futuro. Il problema si pone rispetto alla concretizzazione dell'idea: una
coerenza troppo rigida al progetto iniziale, soprattutto per questioni di
principio, fa correre il rischio di non portarlo a conclusione e di non
stabilizzarlo.
È
|